Il laghetto dell’Oasi è uno specchio d’acqua rinaturalizzato, con doppio anello pedonale perimetrale. Nelle sue acque limpide e ossigenate, proliferano con facilità le specie ittiche autoctone, tra cui la trota per la pesca sportiva. La vitalità del bacino idrico è garantita dal collegamento con le acque del torrente Riofreddo, che mantengono una temperatura ottimale e un’ossigenazione costante.
Lo specchio d’acqua del laghetto, esteso su una superficie di circa 2.000 m², si è generato in un punto in cui ruscellavano le acque di un vallone montano. Le acque del torrente Riofreddo, con un sistema idrico di afflusso (dal Riofreddo) e deflusso (nel canale di bonifica), ne hanno determinato l’attuale conformazione. Questo specchio d’acqua col passare degli anni si è completamente rinaturalizzato, generando un micro-ambiente lacustre degno di nota, con vegetazione ripariale, di sponda e acquatica, che offre al sito un aspetto unico e caratteristico.
Due anelli perimetrali alla forma allungata del laghetto, permettono di godere della sua bellezza da ogni punto di vista, oltre che di essere utilizzati per la pesca sportiva. Gli anelli, con finitura superficiale in ghiaietto di granatura fine e protetti da barriere in legno (staccionate), si pongono a due quote differenti. Il primo è vicino alle sponde del laghetto, mentre l’altro, di ampiezza maggiore, è collocato a una quota più alta. Tra i due anelli, il pendio è rifinito in erba naturale e segue l’andamento orografico del terreno. Un moderno e funzionale impianto di irrigazione a pioggia permette di tenere sempre in ottima consistenza il manto erboso che circonda il laghetto.
Un capanno attrezzato con aia esterna, che può servire sia per ristoro che come bagno-spogliatoio, offre la possibilità di praticare l’attività di pesca sportiva sia nel laghetto artificiale, sia lungo i corsi d’acqua del torrente Riofreddo. Il “capanno del pescatore” trae origine dal recupero di un locale macchine esistente, riconvertito alla nuova destinazione. La sua originaria funzione era di comandare l’apparato di funzionamento delle vasche di allevamento degli avannotti, collocate nei pressi e di cui attualmente ne rimane solo una corsia. La rimanente parte delle vasche è stata interrata con un’operazione di recupero ambientale, che ha permesso di recuperare a verde la superficie prima occupata destinandola al campo di calcetto in erba naturale.
Il “capanno del pescatore” occupa una superficie di 22 m², a cui si collega sul retro la vasca per l’allevamento delle trote, il cui afflusso idrico è garantito da una condotta proveniente direttamente dal torrente Riofreddo, mentre il deflusso si delinea lungo un’ulteriore condotta verso il laghetto artificiale. Nel recente passato, una mirata attività sperimentale ha permesso di dar vita al complesso attraendo nel laghetto numerosi appassionati di pesca della trota o semplici curiosi per il funzionamento delle attività di pesca sportiva. Sarà possibile praticare tale attività, alternandola a periodi di riposo, nel pieno rispetto della particolare situazione biologica e ambientale generatasi nel laghetto dell’Oasi.